IL CHIERICO ROSSO E L’AVANGUARDIA

Il percorso critico di questo libro individua il processo in evoluzione del lavoro poetico di Triperuno che, dalla rappresentazione del disordine, dello straniamento, della deformazione e del sovvertimento delle regole, giunge alla ricomposizione di un’ideologia attraverso il linguaggio.
Ne deriva una posizione assolutamente originale che, di contro all’idea ancora molto diffusa di una poesia riconducibile alla messa in scena della dissoluzione fine se stessa, sostiene la tesi dell’unitarietà. Entro questo sistema, il superamento dell’avanguardia passa attraverso la rottura e la negazione della norma linguistica, operazione di transito che non costituisce certo l’obiettivo della poetica sanguinetiana. E se la sua idea di realismo coincide con quella dell’indagine critica sulla realtà, e non con la pura mimesi del caos, la scrittura di Sanguineti intende raggiungere l’obiettivo di una filosofia della prassi che nel linguaggio e nella sua opera di sperimentazione mostri in atto la tensione sempre contraddittoria di una presa di distanza dalla sperimentazione stessa. È la ricerca di una nuova lingua che, attraversata la palus, torna ad agire sulla realtà. (Laura Neri)

DATI BIBLIOGRAFICI

Autore: Giuseppe Carrara
Editore: Ledizioni
Collana: Testi e Testimonianze di Critica Letteraria
Formato: Brossura, 200 p.
Pubblicato in: Marzo 2018
ISBN cartaceo: 9788867056750
Prezzo cartaceo: 28,00 €