DESTINAZIONE JIHAD

Negli ultimi anni migliaia di foreign fighters sono partiti da più di 100 paesi per unirsi a gruppi armati, specialmente di matrice jihadista, in Siria e Iraq e in altri teatri di guerra. Il fenomeno ha interessato anche l’Italia, anche se in misura assai più ridotta rispetto ad altri paesi europei.
I foreign fighters d’Italia sono, infatti, circa 130. Quali sono le caratteristiche socio-demografiche di questi individui?
Dove risiedevano prima di partire? Facevano parte di network estremistici in Italia e in Europa? Quale ruolo hanno assunto nell’area del conflitto? Quanti sono già ritornati? Esistono profili comuni?
Questi sono solo alcuni degli interrogativi a cui questo Rapporto ISPI cerca di dare una risposta.
Tramite un’analisi dettagliata dei profili dei foreign fighters legati all’Italia, sulla base di dati originali, vengono messe in evidenza, per la prima volta, le peculiarità dell’intero contingente nazionale, anche grazie al confronto con gli altri paesi occidentali.

ISPI. L’ISPI è un think tank indipendente dedicato allo studio delle dinamiche politiche ed economiche internazionali fondato nel 1934. È l’unico istituto italiano – e tra i pochissimi in Europa – ad affiancare all’attività di ricerca un significativo impegno nella formazione, nella convegnistica e nell’analisi dei rischi e delle opportunità a livello mondiale per le imprese e le istituzioni. L’ISPI privilegia un approccio interdisciplinare e “policy-oriented” reso possibile da un team di ricerca di oltre 50 analisti e può inoltre contare su un network internazionale di 70 università, think tank e centri di ricerca. Nella classifica redatta dall’Università di Pennsylvania, l’ISPI si è posizionato al primo posto al mondo tra i “Think Tank to Watch” nel 2018.

DATI BIBLIOGRAFICI

Curatori: Francesco Marone, Lorenzo Vidino
Editore: Ledizioni
Collana: Pubblicazioni ISPI
Pubblicato in: ottobre 2018
Lingua: italiano
Formato: brossura 80 p.
ISBN cartaceo: 9788867057955
Prezzo cartaceo: 12 €