Gli sconvolgimenti internazionali odierni e le atrocità delle quali quotidianamente siamo testimoni rendono ancor più urgente una riflessione sul crimine di genocidio.
Dalla sua prima teorizzazione ad opera del giurista polacco Raphael Lemkin, la fattispecie di genocidio è divenuta un pilastro fondamentale del Diritto Penale Internazionale come principale strumento di tutela dell’integrità dei gruppi umani oggetto di protezione.
Indagarne la struttura penalistica è, ancora oggi, fondamentale per comprenderne la finalità teleologica e gli elementi costitutivi, così da avere un quadro chiaro dei limiti del dettato normativo, delle evoluzioni stimolate da giurisprudenza e dottrina e della reale portata applicativa della fattispecie.
La seconda parte dell’opera è invece dedicata all’approfondimento della rilevanza genocidaria delle condotte poste in essere da Russia e Israele nei due teatri di guerra nei quali i due Stati sono attualmente impegnati attraverso lo studio delle determinazioni dei due principali organi di giustizia internazionale. Non è possibile sottovalutare il rilievo che queste due situazioni di crisi occupano nel diritto internazionale, le quali aprono la riflessione a considerazioni di carattere etico, giuridico e mettono in discussione la capacità stessa del diritto di fungere da meccanismo di risoluzione pacifica delle controversie e di tutela della stabilità dell’ordinamento internazionale.
Le sfide che oggi ci troviamo a fronteggiare, ancor prima che come studiosi, ci coinvolgono profondamente come esseri umani e l’indagine analitica è una parte integrante dello sforzo che la comunità internazionale deve operare per ribadire che il rispetto dei limiti legali che delimitano l’operato di Stati ed individui è ancor più determinante in condizioni di instabilità.
DATI BIBLIOGRAFICI
Autore: Giorgio Zeppieri
Editore: Ledizioni
Pubblicato in: giugno 2025
Formato: brossura, 125 p. – PDF in OA
ISBN cartaceo: 9791256004485
Prezzo cartaceo: 24,00 €
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