In pieno Settecento erano ancora molti i feudi imperiali presenti a ridosso o all’interno dei confini della Lombardia austriaca. Si trattava di piccole entità direttamente dipendenti dal Sacro Romano Impero, dotate pertanto di piena autonomia giurisdizionale e fiscale. Tale condizione le rendeva dei perfetti rifugi e basi d’appoggio per banditi e contrabbandieri, che infestavano i domini asburgici mettendone sistematicamente a repentaglio la pubblica sicurezza e gli introiti fiscali. Questioni, queste ultime, che nel pieno delle riforme non potevano non essere prese seriamente in considerazione, e la cui risoluzione
nella mente delle autorità austriache divenne improrogabile.
Questo libro intende ricostruire le politiche attuate dagli Asburgo nei confronti di tali feudi con l’obiettivo di stroncare i fenomeni di cui sopra. Politiche inserite in un più ampio contesto di razionalizzazione e uniformazione territoriale, fiscale e giurisdizionale, di smantellamento di ancora ampie e variegate sacche di privilegio e di autonomia. Politiche che dovettero tuttavia fare i conti da un lato con consolidate dinamiche e specificità locali, e dall’altro con la solo apparentemente risolutiva e anzi spesso delicata compresenza delle prerogative imperiali e regie in seno a Casa d’Austria.
DATI BIBLIOGRAFICI
Autore: Matteo Enrico Casati
Editore: Milano University Press
Formato: brossura, 350 p.
Pubblicato in: settembre 2025
ISBN cartaceo: 9791255103073
Prezzo cartaceo: 39,00 €
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