Parte di uno scenario internazionale e facendo proprie le direzioni globali legate alla selezione e al controllo dei processi migratori, per molti versi lโItalia segue politiche migratorie condivise con altri stati europei o extraeuropei. Per altri, ha sviluppato nel tempo un suo modo di gestire le migrazioni e poi di raccontarle, frutto anche della sua posizione geografica nel centro del Mediterraneo. Senza perdere di vista lo scenario internazionale, questa raccolta raduna saggi sulle migrazioni volontarie e forzate che, guardando al contesto italiano, analizzano forme di governamentalitร e di disciplina, violenza strutturale e potere coercitivo con lโintento di svelare gli effetti violenti che il loro esercizio ha sulle soggettivitร a cui sono rivolte. Rituali burocratici, tecnologie legate alla razza e al genere, politiche di rigetto e di respingimento delle migrazioni via mare, confinamento nei campi, regimi di clandestinitร , costruzione politica della vulnerabilitร e della sofferenza sono descritti in queste pagine offrendo unโanalisi antropologica del legame fra strutture del potere ed esperienze del soggetto. Sono, infatti, anche le pratiche dei soggetti migranti e/o richiedenti asilo e i processi di costruzione attiva del sรฉ a catturare attenzione. Muovendosi nelle maglie strette dei regimi assistenziali, burocratici e discorsivi, dellโesclusione e della povertร , questi soggetti sono impegnati a riorganizzare le loro soggettivitร e le loro esistenze.
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DATI BIBLIOGRAFICI
Autore: Barbara Pinelli (a cura di)
Editore: Ledizioni
Collana: Antropologia, rivista semestrale
Formato: Brossura
Pubblicato in: Luglio 2013
ISBN:ย 9788867050963 (cartaceo)
Prezzo cartaceo: 22,00 โฌ
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