Fra il 1250 e il 1256 Giordano Ruffo, nobile calabrese al servizio dellโimperatore Federico II, portava a compimento in latino il De medicina equorum, lโopera che segna la rinascita della trattatistica veterinaria medievale. Essa godette di una diffusione talmente ampia da potersi ritenere un vero e proprio best seller, la cui fortuna si evince dal numero di testimoni superstiti censiti, ben 189 (173 manoscritti e 16 a stampa) in 8 varietร linguistiche differenti: latino, italoromanzo, francese, occitanico, catalano, gallego, ebraico e tedesco.
A fronte di una tradizione cosรฌ ricca e articolata, il trattato risulta poco studiato. Manca lโedizione critica del testo latino e sono pochissime, solo cinque, le traduzioni edite: tale situazione editoriale rende assai difficoltosa lโidentificazione dei percorsi che hanno caratterizzato la diffusione romanza e non romanza dellโopera e problematica lโindividuazione delle famiglie dei testimoni.
Il volume intende fare il punto della situazione sulla frastagliata tradizione testuale del De medicina equorum: dopo aver fornito dettagliate informazioni su Giordano Ruffo e il suo trattato, si presentano i dati ricavati dalla collazione di un campione di codici e i risultati di un minuzioso censimento dei testimoni manoscritti e a stampa che tramandano lโopera e delle edizioni moderne ad essa relative.
DATI BIBLIOGRAFICI
Autore: Antonio Montinaro
Editore: Ledizioni
Collana: Biblioteca di Carte Romanze
Formato: Brossura
Pubblicato in: Gennaio 2015
ISBN cartaceo: 9788867052752
Prezzo cartaceo: 28,00 โฌ
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